ERC IN CONTROTENDENZA

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Mentre il WRC 2020 sta faticando a mettere assieme tutte le tessere del puzzle e per riuscirci ha dato una importante sforbiciata ai percorsi, dalle new entry alle poche conferme, l’ERC ha dimostrato di sapere reagire prontamente, ma soprattutto con la debuttante prova di Fafe in meno di un mese si è passati da un percorso di 60 km circa ad uno di 181.

Il rally Fafe Montelongo è la prova tangibile di quanto le filosofie dei promotori del mondiale e della serie continentale abbiano imboccate strade sempre più lontane, soprattutto sul format delle gare e rispettivi chilometraggi. A dare dei colori paradossali a tutta la vicenda è il fatto che nel WRC siamo di fronte ad una società ex-novo che si occupa di realizzare il broadcast e di passare all’incasso, una sorta di costola staccata ma FIA dipendente. Mentre l’ERC è in mano ad Eurosport una società vera con un proprio broadcast ed i suoi canali televisivi, che ovviamente sul piano sportivo deve rispondere alla FIA, ma opera scelte in virtù di esperienze televisive e di marketing a 360° consolidate negli anni. Se WRC Promoter per integrare l’Estonia ha abbassato i minimi chilometrici della sua serie, concedendo anche alle altre gare di operare tagli per adeguarsi ad eventuali esigenze dettate dalla pandemia, si arriverà a fine di ottobre con tre gare che non hanno superato i 240 chilometri cronometrati, dove ognuno ha proposto un format differente. In tempi di pandemia non si può certo storcere troppo il naso, ma che Estonia compresa si potesse fare di più è abbastanza palese. Nell’ERC invece Eurosport ha cercato di evitare riduzioni, dimostrando con la loro esperienza che la qualità del prodotto che si va a vendere è il fattore più importante, che non si può immolare sull’altare di poche migliaia di euri in meno, oppure snaturare non nel nome del progresso ma di semplici interessi economici. Così una gara regionale come il rally Fafe Montelongo, che sin dalla prima edizione ha sempre proposto meno di sessanta chilometri di speciale, in meno di un mese per riuscire ad entrare nella serie continentale ha dovuto triplicare il suo chilometraggio portandolo a 181 chilometri di speciale. La dimostrazione pratica che nulla è impossibile, anche in momenti complicati come oggi, con la pandemia che è in grado di destabilizzare una serie internazionale nel giro di una quindicina di giorni.

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