DAKAR CASO SAINZ O BOLIVIA?

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Il caso Sainz dopo alcuni passaggi discutibili dal punto di vista giuridico, lascia spazio alla gara sotto gli strali di Peugeot e di un probabile ricorso in appello. Sorge però spontanea una domanda se si è realmente trattato di caso Peugeot Sainz, oppure il polverone è servito per coprire il caso Bolivia.

Alla fine, o meglio a fine episodio dopo che Famin ha sbattuto i pugni sul tavolo, ventilando un più che probabile appello, l’Olandese Koolen ha manifestato tutto il suo sdegno per una decisione troppo soft, ed è stato altrettanto indignato per chi ha ricordato che la società di cui è al timone tra i tanti investimenti c’è ne uno anche nella Overdrive (struttura che gestisce le Toyota). La corsa è ripartita e probabilmente se ricorso ci sarà, e sopratutto se questo potrebbe avere un peso sulla classifica si andrà molto alle lunghe. Una sorta di prassi che alla Dakar di malumori in passato ne ha già lasciati parecchi. Ma visto che il fattaccio è accaduto nella tappa marathon da La Paz ad Uyuni ovvero quella di sabato. E’ chiaro che alla Dakar certi tempi tra i bivacchi la fatica ecc.. si dilatino, ma il fatto che il caso sia esploso con 24 ore abbondanti di ritardo lascia un pò perplessi, non tanto per la convocazione del madrileno, ma per il fatto che la protesta dell’Olandese è stata presentata a fine tappa e per una giornata tutto è taciuto. A pensare male viene da chiedersi se il caso non era già destinato a finire sin da subito nell’oblio di decisioni rinviate al post gara, con buona pace di chi aveva presentato reclamo. Ma visti i trascorsi in Bolivia dell’anno passato, con pioggia, fango, bivacchi in umido oltre ai chilometri di percorso tagliati, i tanti malumori come quello di De Rooy emigrato nell’Africa Eco Race, sarebbero diventati un fiume in piena di critiche. Una due giorni di “fango” e visti i trascorsi recidivo. Ed è lampante quanto sia a rischio parte del percorso Boliviano. Per l’organizzazione la soap Sainz Koolen è stata una manna dal cielo, dando un bel da fare a tutti i media presenti a correre dietro ai protagonisti. Una manna che potrebbe essere stata tirata fuori dal cassetto, dove rischiava di restare sino a Dakar conclusa, non per caso.

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