Sulle strade del Salento è successo quello che sembrava impossibile, con Giuseppe Testa che va a prendersi la prima gara del TIR a coefficiente 1,5 piegando l’intero plotone degli avversari e soprattutto il favoritissimo della viglia Andrea Crugnola. La dimostrazione plastica che nei rally sprint odierni basta una scelta errata per buttare una gara dalla finestra.
Il rally del Salento con le sue strade veloci incassate nei muretti a secco, dove non manca mai la presenza di uno sporco con del pietrisco che moltiplica il rischio forature, ed un infinità di bivi dove bisogna rilanciare continuamente la vettura, si conferma gara assolutamente anomala nel panorama italiano. Una gara lontana oramai da anni dal giro CIR e CIAR, ed i ricordi di Andrea risalgono a quando era un giovane di belle speranze a caccia di visibilità nei trofei monomarca. Trattandosi di un appuntamento TIR, ovvero la seconda divisione tricolore, è palese che il pre gara non è stato quello meticoloso dedicato al CIAR. Questo ha praticamente obbligato Crugnola ad affrontare la gara sulle indicazioni ricevute, in maniera particolare sulle scelte legati agli pneumatici. Un argomento sempre molto delicato dove Andrea è stato semplicemente il terminale di una brutta cantonata, rincarata dal un eccesso di prudenza che lo ha indotto ad imbarcare due scorte. Un ulteriore gap di peso, ma soprattutto un elemento che contribuisce a sbilanciare la vettura, che nel caso specifico si è moltiplicato con una vettura in equilibrio precario a causa delle gomme sbagliate. Un emorragia di secondi che si è moltiplicata con il passare dei chilometri e sulla Specchia, ultima speciale della bouclé, ha pagato la bellezza di un secondo al chilometro al tempo scratch di Testa. Qualcosa di impensabile tra due piloti dello stesso livello, figurarsi tra Crugnola, un pilota professionista oggi al top in Italia, e un Giuseppe Testa oramai confinato nel TIR da budget risicati si barcamena nella seconda divisione italica. Questo mette in evidenza quanto nei rally di oggi a sconvolgere gli equilibri creati dal regolamento Rally2, basti veramente poco: una mescola più morbida, oppure una scorta in più o in meno. Inoltre con i chilometraggi ridotti e delle gare concentrate in sole due bouclé, senza un adeguata preparazione pre gara, il rischio di non avere una macchinata perfetta significa accumulare un ritardo difficile se non impossibile da recuperare. Testa ha unito il pre gara all’esperienza su un terreno affrontato ininterrottamente nelle ultime quattro stagioni, questo gli ha permesso di prendere le scelte migliori, controcorrente rispetto alle indicazioni, perché a pagare dazio non è stato solamente Crugnola, ma anche un Pinzano che nelle sue stagioni contro il Molisano è stato autore di tanti scontri sul filo dei secondi, ed invece questa volta è affondato assieme a tutti gli inseguitori nelle battute iniziali.