CRUGNOLA PUNTA AL RIBALTONE

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Il driver Varesino nella prima boucle del mattino continua a dettare il passo e con tre scratch porta il suo vantaggio prossimo alla mezza minutata su Campedelli e Basso, abbastanza per permettersi un ultimo giro in scioltezza portando a casa un successo che lo fa rientrare di prepotenza nella corsa tricolore assieme a Campedelli che chiude in seconda posizione.   

Nella seconda tappa si ripete il copione della prima, tra un poco di sporco, i tagli e l’umido nei tratti sottobosco le condizioni rimangono abbastanza simili a quelle di ieri, con speciali completamente asciutte che però propongono molti cambi di aderenza. Ed è proprio su questi che Crugnola riesce a capitalizzare la sua Volkswagen Polo, vettura che quando viene meno l’aderenza si esalta, dei quattro scratch a disposizione nella mattinata Andrea se ne prende tre e va a raddoppiare il suo vantaggio sui diretti inseguitori. Abbastanza per permettersi un’ultima boucle pomeridiana più accorta e compassata, mantenendo però alto il passo, in maniera da mantenere la concentrazione sempre al massimo e non incorrere in inciampi, ed al traguardo festeggia una vittoria cristallina che nessuno è mai riuscito a mettere in discussione. Ed assieme al successo è riuscito a fare un importante balzo in avanti nella classifica tricolore, che ora lo vede occupare la terza piazza a meno di cinque punti dalla leadership. Facendo così schizzare alle stelle le sue azioni tricolori e se al Tuscan continuerà ad osare con la Polo (e non ripiegherà sulla difensiva con la Fabia) fare saltare il banco è molto di più che una semplice possibilità. Seconda piazza sulla pedana finale per Simone Campedelli che mette assieme un bel gruzzolo di punti che lo riporta in seconda posizione nella classifica piloti ad un solo punto da Basso, ma con un vantaggio di 8 punti nei confronti del Giando in prospettiva del gioco degli scarti. L’alfiere Orange ha messo la sua New Fiesta R5 alla frusta, ma sporco e scivoloso risultavano ancora indigesti alla sua vettura che necessiterebbe di un set-up ancora più morbido. Simone ha dato tutto prima per cercare di tenere la scia di Crugnola e poi per rintuzzare gli attacchi di Basso nelle ultime prove speciali. Il Giando è stato autore di una bella gara dove probabilmente ha pagato alla concorrenza un piccolo gap sulle gomme nei confronti di una concorrenza al via con un’evoluzione ideale quando il fondo diventa più scivoloso. Una gara inappuntabile con il ritardo finale da Campedelli che si è dilatato solamente sull’ultima speciale; forse avrebbe potuto osare di più visto gli scarti poteva anche permettersi uno zero. Ma si sa che gli zero spesso sono accompagnati da parecchi danni, ed in una serie nazionale non è mai facile fare quadrare i budget. In lotta per i gradini bassi del podio sino per qualche prova ci è rimasto anche Rossetti, ma a farlo precipitare fuori dalla top five ci ha pensato una doppia foratura contemporanea sullo stesso lato vettura. Quarto ma degno di una menzione più che particolare Luca Bottarelli, al suo debutto CIR con una R5 è partito lasciandosi alle spalle il gruppone dei piloti di seconda fascia, per una gara tutta in crescendo dove prova dopo prova ha dimezzato il suo ritardo cronometrico dai primissimi in classifica.   

CLASSIFICA

 

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