La Formula venti venticinque del TIR, con il formato a gironi si chiude al rally Trofeo ACI Como, la gara lariana nonostante il coefficiente maggiorato non deciderà le sorti della serie visto che a Crugnola basta superare la pedana di partenza, una pura formalità che però non ha impedito a tutti i protagonisti di essere al via.
Un regolamento TIR a gironi abbastanza macchinoso ha tenuto il campionato in piedi sino al round finale, ma in realtà in gioco non c’è molto visto che ad Andrea Crugnola e Andrea Sassi per laurearsi campioni basta superare la pedana di partenza. Anche se il campionato ha già il suo vincitore il manipolo dei pretendenti sarà comunque presente al completo, tra i vincitori delle otto gare disputate manca solamente Davide Caffoni che ha partecipato solamente al Valli Ossolane una delle sue gare di casa. Sono invece presenti Giuseppe Testa, ed il campione uscente Corrado Pinzano, il primo vincitore al Salento mentre il biellese ha piantato la sua bandierina al Marca ed al Lanterna, in pratica sono stati gli unici avversari che approfittando delle assenze del varesino nelle prime gare hanno provato a rendergli la vita difficile. Entrambi al volante di due Skoda Fabia RS Rally2, come gli altri terzi incomodi presenti a Como Alessandro Re (vincitore della Valtellina), Simone Miele e Paolo Andreucci. Il Garfagnino continua nel suo lavoro di sviluppo per la MRF Tyre dei pneumatici indiani sull’asfalto, ed i risultati sul campo hanno evidenziato un livello prestazionale decisamente elevato. Da segnalare, unica WRC ai nastri di partenza, la Citroen C3 WRC Plus di Marco Giuseppe Silva. Tra gli equipaggi iscritti al via non poteva mancare qualche membro della famiglia Fontana, i padroni di casa saranno al via con il nonno Luigi al volante di una Toyota GR Yaris Rally2, e il giovane Matteo sulla fida Rally3 con la quale affronterà gli asfalti del Japan. Tornano a calare i numeri degli iscritti con appena settantadue equipaggi nella gara TIR, numeri in calo lento ma costante, che contrastano con le ultime quattro gare TIR sempre sopra quota cento. Se vogliamo il rally lariano è in linea con le prime gare del campionato, quando gli iscritti stentavano a decollare, questo mette in luce un campionato poco attrattivo dove il peso delle gare sul territorio è l’elemento di maggiore attrazione.
