L’italiano terra a poche settimane da Foligno ritorna in scena sugli sterrati della Val d’Orcia, due giornate di gara sulle strade bianche attorno a Radicofani dove il secondo atto CIRT proporrà la sfida tra i jedi della terra Ciuffi, Battistolli e Andreucci e la nuova linea verde con Trentin, Fontana e Tommaso Sandrin oltre alla pattuglia straniera capitanata da Korhola.
Dopo il Città di Foligno concentrato su una sola giornata di gara, la terra made in Italy si presenta al via con un format sulla falsa riga dei primi appuntamenti CIAR spalmati su due giornate di gara. Una formula che a Radicofani è già stata adottata in passato, utilizzando il doppio passaggio sulla San Casciano dei Bagni, la speciale più lunga della gara. Una formula sotto un certo profilo diluita visti i chilometraggi imposti alla serie, ma con la presenza dello Shake Down nella mattinata del sabato, il tempo risulta molto più tirato a cominciare dall’alzataccia odierna alle 6 e mezza di mattina. Un inizio sotto l’acqua che ha visto svettare su tutti la Citroen C3 Rally2 di Paolino Andreucci con le MRF Tyre, che ha bruciato per un solo decimo di secondo la Fabia RS di Giacomo Costenaro al rientro dopo la euro stagione venti ventiquattro sulla terra del CIRT. Iniziare dal Val d’Orcia per il driver di Marostica è una scelta quasi obbligata, trattandosi di una gara a lui particolarmente congeniale che lo ha visto imporsi nel 2021, ed andare a podio l’anno seguente. Alle spalle delle due lepri raccolti in un fazzoletto di cinque decimi troviamo il leader provvisorio della serie Tommaso Ciuffi, tallonato dalla fortissima accoppiata vichinga con lo Svedese Mille Johansson e Benjamin Korhola. Un secondo più in là, solo soletto troviamo la Skoda Fabia RS di Angelo Pucci Grossi, mentre grosso del plotone dei pretendenti alla top ten, ed in molti casi anche al podio, non ha forzato più di tanto battendo dei tempi sull’1’34” e 1’35”. Su tutti il campione uscente Alberto Battistolli e la Hyundai i20 N Rally2 di Fabio Andolfi, più che a caccia del tempo attenti a rodare nella maniera corretta le gomme. In questo gruppetto troviamo anche i due fortissimi under venti, Giovanni Trentin e l’sordiente, nel CIRT, Tommaso Sandrin. Due degli osservati speciali della serie tricolore, assieme a Matteo Fontana che anche se al volante della meno potente Fiesta Rally3 punta ad un ingresso nei dieci. Un terreno bagnato che mette in risalto le gomme indiane, e queste potrebbero fare la differenza nelle quattro speciali odierne.