CIRT SCANDOLA CONTRO MRF

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In Sardegna andrà in scena anche un venerdì pomeriggio a tutto CIRT, con un secondo atto della serie nazionale dedicata alle strade bianche, con un Umberto Scandola in testa al campionato che sulle strade amiche della Sardegna punta dritto al bis, pronto ad una nuova sfida con Andreucci e Campedelli alfieri della MRF Tyre.

Il campionato italiano terra ritorna in scena e lo fa sul palcoscenico del WRC, ma il suo posto è in punizione dietro la lavagna. L’ennesimo tentativo di andare a ruota della massima serie mondiale per cercare di godere di un pizzico di luce riflessa, ma con un format che ora non propone nemmeno più i due passaggio in coda al WRC, ma un tour pomeridiano sulle due speciali andate in scena al mattino la visibilità rischia di essere completamente azzerata. Un percorso ridotto nel chilometraggio complessivo, ma con due speciali toste ed impegnative di 22 e 14 chilometri, purtroppo il fondo non promette nulla di buono perché con due passaggi delle WRC plus il rischio di trovarsi di fronte ad una speciale distrutta è quasi una certezza. Il favoritissimo della vigilia non può che essere il veronese Scandola, reduce dal recente successo sulle strade marchigiane dell’Adriatico. La sua esperienza internazionale, ed il grande feeling mostrato in passato sulla terra di Sardegna dove ha saputo interpretare al meglio la durezza di queste prove, sono fattori che portano l’ago della bilancia dalla sua parte. A capitanare la concorrenza troviamo il duo Campedelli e Andreucci che in Sardegna metterà a dura prova le gomme indiane MRF, e dopo lo scivolone di Cingoli per il Garfagnino la voglia di rivincita è tanta. Però sono da tenere sotto controllo anche Bresolin, ottimo passista che nella prima è riuscito a restare in scia ad Umberto, Giacomo Costenaro che con la Hyundai i20 ha dimostrato un grande feeling, ed a differenza del suo capitano potrà contare su una gommatura differente. Prima gara dell’anno ma comunque scomoda presenza quella di Enrico Oldrati, l’anno passato ha impressionato al Tuscan, ma su delle speciali così lunghe ed impegnative la sua esperienza nel JWRC potrebbe fare un importante differenza.

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