CIR SARDEGNA A DUE FACCE

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Il doppio appuntamento con il CIR in Sardegna ha proposto tre giornate di sfida endurance tra i quattro moschettieri che ambiscono alla corona Italiana, con un Crugnola che ha fatto sua gara 1 mentre Basso è il primo del CIR in gara 2 e va a prendersi la leadership tricolore.  

Doverosa una premessa iniziale su un doppio appuntamento CIR che questa volta ha fatto acqua da tutte le parti, su cui ci sarà tutto il tempo di ritornare per fare un’attenta analisi a bocce ferme di un’operazione ad alto rischio, fagocitata dalla mastodontica macchina del mondiale che poco concede oltre i confini delle serie con il marchio WRC. Gara 1, ovvero la prima tappa del venerdì, mette subito a dura prova i protagonisti dell’Italiano che pagano sin dalla prima boucle un ordine di partenza che li proietta su strade oramai devastate. La gara dei quattro assume un taglio sconosciuto per il tricolore, con un carattere principalmente tattico, giocando su delle marcature attente tra di loro. A prendere la testa è un Crugnola bello pimpante che però nella replica pomeridiana incappa in una foratura che fa vacillare la sua leadership, ma per nulla rassegnato riprende a macinare un ritmo che gli permette di salire nuovamente sul ponte di comando della gara. Alle sue spalle troviamo un Rossetti molto regolare che riesce a precedere il Giando che come Campedelli è rimasto nel limbo di un tempo imposto che gli ha obbligati a navigare a vista per buona parte della tappa. A pagarne il prezzo più alto è stato il Romagnolo, che nel dubbio ha tenuto alta la sbarra realizzando tempi che gli hanno regalato un vantaggio importante. Vantaggio del quale però non era a conoscenza, ed anche se l’uscita di strada arrivata nel finale di giornata è stata causata dal cedimento dell’idroguida, un passo più conservativo avrebbe potuto cambiare le cose. Nella tappa del sabato inizia gara 2 e le cose si mettono subito male per Crugnola (problema ai freni) e Campedelli (rottura di un tirante dello sterzo); in qualche maniera riescono entrambi a proseguire ma con ritardi che li fanno scivolare a minutate dalla lotta di vertice tra Rossetti e Basso. The Rox pur continuando con un ritmo da salvaguardia del mezzo riesce a prendere il timone tricolore con un piccolo gruzzolo di secondi su Basso. Il pilota Trevigiano però inizia una bella rimonte e nelle quattro speciali domenicali riesce a rosicchiare secondi su secondi alla Citroen C3 del suo rivale e riesce a saltarlo proprio sul filo di lana, buttandolo giù dal piedistallo per un niente. 

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