CALENDARIO WRC: IL GRANDE BLUFF

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Il consiglio mondiale con il voto elettronico ha approvato le variazioni sul calendario 2020 con il Cile cancellato senza essere sostituito, l’Argentina anticipata di una settimana, mentre il Galles va a rimpiazzare il Cile nel campionato Junior WRC. In un calendario di pretendenti che spuntano come funghi la realtà sembra molto lontana dal racconto del promotore.

Il voto elettronico del consiglio mondiale non ha approvato nulla in più di quanto fosse già stato largamente anticipato. A cominciare dalla cancellazione del Cile, scontata visto che quella dell’organizzazione non è stata una richiesta ma una comunicazione. Quando è esplosa la bomba Cile si era parlato di sostituzione, ma con le escluse per turn over Catalunya e Francia che hanno rinunciato ad anticipare il loro rientro, è parso subito evidente che il calendario sarebbe rimasto a 13 round con buona pace di FIA e Promoter, impegnate non tanto a soddisfare equilibri geo politici di organizzatori e membri del consiglio, ma ad ascoltare le pressioni dei costruttori che ad oggi non hanno ancora digerito le lunghe trasferte del 2020. Nel’ frattempo tanto per gettare un po’ di fumo negli occhi sono state date in pasto alla stampa la solita vagonata di candidature, come a dimostrare che la lista dei pretendenti è sempre più importante, peccato che in questo momento le coperture finanziarie cominciano a latitare anche in quelle gare che sono solidamente nel campionato. A smascherare il grande bluff è stata la tempistica di questa decisione, sbagliata clamorosamente nella sua data. In un periodo dove l’automobilismo è quasi tutto a riposo, se sulle strade del sud della Francia sono iniziate le ricognizioni ufficiali del Montecarlo, dall’altra parte del mondo “esattamente a Santiago del Cile” i team della formula E stanno sbaraccando dopo la gara di domenica. Nonostante una situazione sempre tesa, crisi economica e politica, riforme costituzionali che presto andranno al voto dei Cileni, il gran premio di Santiago di formula E è andato in scena regolarmente su un circuito cittadino. Guarda caso proprio sulle strade della capitale, dove solo qualche mese fa si erano registrati i disordini e saccheggi più violenti. E’ quindi evidente che nonostante la crisi i budget di stato per gli eventi clou ci sono ancora, mentre i soldi del rally hanno fatto la stessa fine di quelli della Dakar, cancellati senza troppe remore. Nonostante per l’ordine pubblico fosse mille volte più problematico l’evento nella capitale rispetto alla decentrata e tranquilla Conception. Le altre decisioni sono state conseguenza diretta di questa cancellazione; con l’Argentina anticipata di una settimana, in maniera da guadagnare una settimana sulle spedizioni delle strutture dei team extra Europee (destinazione Kenya). Mentre a sostituire la validità data al Cile per il campionato Junior sarà il Galles, che riporta così il campionato dedicato ai giovanissimi tutto in Europa.

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