BRACCIO DI FERRO GALLES FIA

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La questione per la power stage nel rally del Galles Great Orme Lliandudno ha innescato un braccio di ferro tra l’organizzatore Britannico e quella parte della FIA che lavora a stretto contatto con il promoter, scontro che però potrebbe creare uno strappo nella Federazione.

Una speciale studiata sulla carta nei dettagli per soddisfare il governo Gallese primo sponsor della prova UK, per dare una cartolina del Galles per la diretta finale televisiva, che oggi conta più di tutto per gli organizzatori sempre più in difficoltà a reperire fondi per una serie sempre più costosa strutturalmente ed anche a livello di richieste. Non è ben chiaro se il fatto che la prova che si corre su asfalto, quindi superficie differente dal resto della gara, abbia trovato la sua opposizione in seno al promoter oppure sia stata veicolata dalle critiche di qualcuno dei protagonisti. E’ comunque abbastanza lampante che la richiesta di revisione del percorso porta la firma FIA, ma di quegli organici a cavallo tra la Federazione ed il promoter, gli stessi che si sono dati un gran da fare per forzare i tempi per modificare le regole sul controllo orario della power stage. Ma la FIA quella vera anche se negli ultimi anni ha lasciato mano abbastanza libera al promoter, potrebbe non essere sulle stesse posizioni a cominciare dai massimi vertici, che dopo un lungo silenzio sono tornati a dare una bacchettata per voce dello stesso Todt. Schieratosi senza troppi giri di parole a favore della scelta della ffsa che ha mandato in scena un Corsica con tre prove di cinquanta chilometri, facendo intendere che chi spingeva per un WRC di short stage lo faceva a titolo personale. Un intervento marcato a favore della federazione Francese, ma che potrebbe rinnovarsi in questa occasione a sostegno di quella UK. Anche se oramai da una decina d’anni abbondanti il rally GB porta la targa del Galles, il ricordo delle mickey mouse nei parchi di alcune delle più belle tenute inglesi è ancora vivo, una tappa che alternava asfalto e terra anche all’interno delle stesse speciali. Per cui dieci chilometri di power stage su asfalto crediamo siano più che giustificabili, in cambio della cartolina che quel tratto di costa Gallese è in grado di offrire a livello di cornice per le riprese televisive. D’altronde lo spirito dei rally è quello di adattarsi a differenti condizioni di fondi ed aderenza. 

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