BERTIN NON E’ PAGANINI…

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Il veneto si ripete e bissa il successo di dodici mesi fa sugli sterrati trevigiani del Prealpi Master Show: con il bassanese sul podio salgano Trentin e Romagna, delude un po’ Kankkunen. Fanari svetta in gruppo N, Vagnini gli fa eco tra le due ruote motrici.

Luca Bertin non è Paganini e, dunque, si ripete. Il Prealpi Master Show parla ancora vicentino grazie alla replica di Bertin-Zamboni (Citroen C4-WRC): un bis tutt’altro che scontato, considerando l’agguerrita concorrenza, capitanata da un certo Juha Kankkunen. Il bassanese, però, è bravo a sfruttare l’occasione, facendo tutto bene ed approfittando degli errori altrui; a Bertin basta uno scratch, il primo, per mettere tutti in riga. La prima frazione (su una terra piuttosto viscida a causa della pioggia caduta nelle ore precedenti la gara) è già decisiva, con Romagna-Lamonato (Ford Focus-WRC) – di ritorno nella serie vinta nell’ultima edizione – a pasticciare con assetti, scelte di gomme, già attardati quasi 30”; poi ci pensa Kankkunen (terzo ad 8” da Bertin in quel momento) a buscare 1’ di penalità per timbro anticipato al riordino da parte del suo coequipier Janhuen.

Scenario perfetto per schiudere a Bertin le porte del nuovo successo a Sernaglia: il vicentino coglie l’occasione al volo, gestendo con maestria e senza esitazioni la situazione. Nelle restanti tre prove, lascia sfogare Romagna (a lui i tre successi parziali che gli valgono un bronzo decisamente agrodolce) e tiene a bada senza patemi Trentin-Di Marco (Ford Fiesta-WRC), lasciandosi l’equipaggio trevigiano alla fine a 16” di distacco.

Lovisetto-Bernardini (Fiesta-WRC) sono quarti ma mai in grado di impensierire i migliori, mentre Porro-Tomasi (Focus-WRC) conquistano un positivo quinto posto su un fondo al quale il lariano dà ancora del lei. Dietro a Porro ecco Cobbe-Turco (Focus) e Fanari-Stefanelli (Mitsubishi Evo IX-N4), con l’umbro ad aggiudicarsi in volata il duello per il primato di Produzione e a precedere di un solo decimo la Subaru Impreza di Arminen-Nikkola. Tempestini-Banca (Fiesta-R5) e Bettega-Scattolin (Peugeot 207-S2000), separati da tre soli decimi, completano una top-10 dalla quale manca Citroen Xsara-WRC del deluso Kankkunen, alla fine solo dodicesimo a 1’32” da Bertini. A primeggiare tra le due ruote motrici sono di nuovo Vagnini-Rocchi (Renault Clio-R3C), con quasi 12” di margine sui volitivi Laurencich-Florean (idem).

Ad aprire le quattro sfide cronometrate è stato Mikko Hirovenen, che proprio su questi sterrati aveva mosso i primi passi e qui, simbolicamente, è tornato per chiudere una carriera da grande protagonista. Un apripista d’eccezione, molto apprezzato dal sempre numeroso pubblico accorso sulle strade trevigiane. Non meno significativo il numero degli equipaggi partiti: 147 è un numero ormai inedito, per le gare italiane, ma la dice lunga sulla fame di rally ‘terraioli’ dei piloti di casa nostra, soddisfatta anche in questa occasione con puntuale efficienza dall’organizzatore del Prealpi Master Show.

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