Sulle speciali del Due Valli Andrea Crugnola e Pietro Ometto sulla penultima speciale toccano e devono issare bandiera bianca quando stava già pregustando il terzo successo stagionale CIAR. In cattedra sale così Giandomenico Basso che lo tallonava ad appena 9”1 e si ritrova una solida leadership che amministra nei ventitré chilometri finali.
Il Rally Due Valli propone una gara che mette in difficoltà tutti i protagonisti del campionato Italiano (CIAR), quasi tutti lamentano dei set-up non perfetti che non gli permettono di avere piena fiducia al volante. Il passo però è stato comunque tiratissimo per tutta la gara, con a dominare la sfida per il successo l’oramai immancabile braccio di ferro tra Andrea Crugnola, ed un Basso mai domo. Nonostante sulla lunga del venerdì una curva non tenuta bene lo mandi fuori della carreggiata e l’erba staccata nella sua escursione, fa da tappo al raffreddamento freni e motore e perde una bella manciata di secondi. Nel primo passaggio sulla lunga del sabato il Giando paga un’altra manciata di secondi a Crugnola, forse un pizzico più intimorito dallo svarione di ieri, ma nessuno tra i primi sembra avere pienamente in mano il loro mezzo. Vuoi un clima particolarmente assolato che scalda molto l’asfalto e probabilmente si allontana dalle condizioni della vigilia quando è stato preparato il rally, tutti o quasi continuano a lamenta grandi difficoltà ad avere il pieno controllo sulla macchina. Anche se i vertici della classifica si presentano abbastanza delineati nelle posizioni di testa, ne Crugnola e neppure Basso possono permettersi di alzare il piede e così i due continuano a spingere anche sulle due corte e sulla San Francesco il Varesino tocca il posteriore della sua Citroen C3 rally2 by F.P.F. e danneggia la sospensione posteriore, ed è così costretto a parcheggiarsi in speciale. Un zero bello pesante, fortunatamente dalla sua ha uno scarto che è arrivato su una delle quattro gare senza il coefficiente maggiorato. Basso a quel punto sulla lunga forte di una quindicina di secondi scarsi su Andolfi secondo, controlla i suoi avversari e va a bissare il successo ottenuto al Ciocco riconquistando la vetta del campionato tricolore. Una prova tutta di orgoglio con la quale tiene più che mai viva la fiamma del tricolore, dimostrando che il passare degli anni non gli ha tolto il mordente e la fame di vittoria. Alle sue spalle la sfida a tre per la piazza d’onore da ragione alla Toyota GR Yaris di Fabio Andolfi che va a battere l’ultimo scratch di giornata e si lascia alle spalle la Fabia RS del giovane Trentino Roberto Daprà. Butta tutto alle ortiche Campedelli che all’ultimi service riesce a trovare a migliorare la vettura, ma paga a caro prezzo la foga del suo inseguimento.