ARTIC RALLY IL WRC SI ALLONTANA

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L’operazione Artic Rally per tentare di sostituire la Svezia, portata avanti tra il promotore WRC e la federazione finnica, nonostante Mahonen sia riuscito a rinviare la dead line al 4 gennaio le possibilità che l’operazione vada in porto sembrano ridotte al lumicino.

Quando da metà novembre in avanti la situazione della Svezia ha cominciato a scricchiolare, il promotore è partito a testa bassa per tentare di metterci una pezza e dall’altra parte i Finlandesi si sono fatti subito avanti per tentare di riportare il WRC nel nord del paese dove ghiaccio e neve non mancano. Una operazione di cui si conosceva l’esistenza, ed a un certo punto anche se nessuna delle parti in causa si è sbilanciata in prima persona l’Artic sembrava avere un mezzo piede all’interno del WRC. Ma con il passare dei giorni e nessuna conferma i dubbi sulla fattibilità sono cominciati ad aumentare, ed alla vigilia di natale le parole di Mahonen (presidente dell’AKK Motorsport), che ha rinviato qualsiasi decisione al 4 gennaio, quando le autorità politiche regionali si pronunceranno in base alle direttive nazionali emanate dopo le festività natalizie, ha fatto aumentare ulteriormente i punti interrogativi. I problemi sono legati al solito mix tra budget e politica con le complicazioni legate al Covid, dove probabilmente entra in campo anche la possibilità di fare pubblico. Il 4 gennaio pur non essendo in ritardissimo rispetto ad una data presunta di fine febbraio inizio marzo, lo è invece per il probabile spostamento dell’Artic che dovrebbe andare regolarmente in scena a partire dal 14 gennaio, appena dieci giorni dopo il pronunciamento del 4. Una serie di complicazioni che si stanno accumulando di giorno in giorno, se si considera che la prima discriminante resta il budget è difficile immaginare un Artic bis, oppure un ripiego sugli altri rally invernali economicamente più poveri. Al momento tra gli addetti ai lavori, ma anche tra chi sta tirando le fila di questo tentativo la sta facendo da padrone lo scetticismo, ed oggi in pochi sono disposti a scommettere sulla gara che è stata il fattore decisivo nel rinvio della ratificazione del calendario WRC nel consiglio Fia di metà dicembre.

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