AL CYPRUS DOMINA AL ATTIYAH

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Sui duri sterrati Ciprioti in una gara che oramai da qualche anno propone lo scontro tra l’ERC ed il MERC l’imperatore della serie medio orientale Nasser Al Attiyah si impone per la sesta volta (record assoluto di vittorie) in una gara senza storia.  

La sesta di Nasser nell’isola di Cipro è stata una delle affermazioni più cristalline del principe del Qatar, che ha vinto dieci delle dodici speciali in programma, nonostante una gara su cui aveva messo le mani avanti già nella prima boucle del sabato, con Lukyanuk a poco meno di mezzo minuto e tutti gli altri oltre un minuto abbondante. Nonostante davanti ci fosse quasi tutta una gara lunga e dura i due sono saggiamente passati in modalità controllo, con un Al Attiyah sempre preciso e veloce ma soprattutto attento ad evitare alla meccanica della sua Polo R5 i colpi più duri. Con una condotta parallela anche il Russo comincia a tirare i remi in barca appagato da una seconda piazza che gli vale la leadership del campionato ERC. Un tema che i due portano avanti anche nella seconda tappa, con gli avversari capitanati da Galatariotis ed Ingram ad oltre due minuti, ma che non hanno mai dato l’impressione di riuscire a tenere il passo delle due lepri di testa, nonostante queste stessero andando in modalità controllo da molti chilometri. Il Russo però preferisce abbassare il suo ritmo e concede qualche secondo in più a Nasser che continua a macinare il suo passo con una precisione matematica. Appena usciti dall’ultimo service la boucle finale marca male per Citroen C3 R5 di Lukyanuk che vede il suo motore andare al tappeto, ed il russo deve issare un’amarissima bandiera bianca che probabilmente potrebbe costargli la corona continentale. I colpi di scena però non sono finiti nelle battute finali il padrone di casa Galatariotis, quando ha saldamente in mano la seconda posizione, commette un’infrazione che gli costa una pesantissima squalifica. Il Britannico Ingram sale così sul secondo gradino del podio, mettendo in carniere un bel bottino di punti che non gli vale ancora la corona continentale, ma fa schizzare le sue azioni alle stelle. Gradino basso del podio per un Hirvoinen che nel finale si vede spalancare le porte del podio dai problemi sull’elettronica motore della Fabia di Habaj che lo precedeva in classifica.  

CLASSIFICA    

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