ACI SPORT PENSA ALLA FASE 2

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La federazione Italiana dopo avere definito le linee per quanto riguarda quello che resterà dei calendari 2020, si sta muovendo presso il CONI per cercare di dare delle risposte a tutte le componenti del motorsport nazionale e comincia a valutare le anche le problematiche spicciole che si presenteranno al momento della ripartenza.

La posizione di ACI Sport in questo momento di lockdown totale si fa sempre più ingarbugliata, perché la questione oramai non è più una questione di calendari, ma sta cominciando a fare intravedere i risvolti di una crisi economica devastante (per tutto il mondo dello sport) che si profila all’orizzonte della riapertura. Tra le criticità più terra terra ma che graveranno sulla ripresa ci saranno temi come le licenze dei piloti, le tasse di iscrizioni a calendario già versate dagli organizzatori e le forme di supporto agli operatori del settore. Per avere un’idea più chiara su come operare è però necessario attendere date, ed indicazioni sulle modalità di sblocco che andrà ad emanare il governo. Considerato che il calcio, nonostante la mole di interessi che ha alle spalle, nella migliore delle ipotesi potrebbe partire a fine maggio, tassativamente a porte chiuse e difficile immagine che per tutti gli altri sport si possano aprire spiragli almeno sino a luglio. Con un aggravante per i rally e le altre manifestazioni su strada che è quella delle porte chiuse oltre ai piani sicurezza medicali, che tra ambulanze e dottori sono un fardello non così facile da mettere assieme. Per cui ad oggi quello che è in potere di ACI Sport, in un’ottica di politica spicciola, ma concreta, per la ripartenza del motorsport nazionale è legato alle decisioni del governo. Data che al momento si può solo ipotizzare e fine giugno inizio luglio è una di queste, ma non si può certo escludere che tutto venga rimandato a settembre. Per quanto riguarda il sostegno alle attività legate al motorsport è stata inviata una lettera al Presidente del CONI Giovanni Malagò per la richiesta di uno specifico finanziamento a supporto della filiera dell’automobilismo sportivo tricolore. Richiesta che però dovrà misurarsi con la realtà dell’intero pianeta sport, ed eventi che da questa pandemia è quello che rischia di uscirne con le ossa ancora più rotte del comparto turistico. Per cui è davvero difficile immaginare che con una valanga di richieste da soddisfare, il ristoro possa essere sufficiente, ma si tratta comunque di un  passaggio doveroso che andava fatto. La Giunta Sportiva di Aci per il momento ha approvato lo spostamento al 31 dicembre della validità dei Passaporti Tecnici, uno di quei problemi spiccioli che si sarebbe presentato alla ripartenza.

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