ANTONIO FILOSA, UN ITALIANO CEO STELLANTIS

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Nominato a fine maggio il manager campano Antonio Filosa ha ufficialmente preso il timone del gruppo automobilistico “Stellantis”, ed ha esternato una filosofia volta a mettere al centro dell’attenzione qualità e un rilancio basato sulle richieste del mercato, aspetto che negli ultimi anni era sparito.

Antonio Filosa è ufficialmente subentrato sulla poltrona di CEO “Stellantis”, segnando l’inizio di una nuova era dopo l’uscita di scena di Carlos Tavares, al timone del gruppo PSA dal 2014 e dal 2021 della Stellantis nata dalla fusione tra PSA e FCA. A rilevare il testimone dall’amministratore delegato portoghese è il campano Antonio Filosa, nato a Castellammare di Stabia nel 1973, amministratore delegato dal venti ventitré del marchio Jeep e responsabile del settore Nord Americano. Area che in questi primi tempi continuerà a seguire in prima persona, anche per la particolare centralità strategica di quella regione del mondo letteralmente travolta dal ciclone Trump. Nella formazione del nuovo team dirigenziale ha puntato molto sul valorizzare le figure cresciute all’interno delle realtà PSA e FCA con l’intento di superare pensieri e filosofie che ancora dividono le due scuole. Dalle sue prime dichiarazioni sono emersi degli spunti di assoluto buon senso, puntando a soddisfare la gamma dei clienti lavorando per aumentare la qualità dei prodotti. Ma soprattutto si andrà a studiare una nuova strategia per costruire delle vetture richieste dal mercato e non imposte al mercato, al seguito di progetti politici e industriali completamente staccati dalla realtà. Il concetto di rafforzare l’immagine e le vendite di tutti e quattordici brand del gruppo, una valorizzazione che dovrebbe ripartire dal DNA dei rispettivi marchi. Una prospettiva di partenza che fa ben sperare per quei marchi come: Peugeot, Lancia, Abarth, Alfa  Romeo e più recentemente Citroen con una storia dove l’impronta sportiva è stata centrale, ma nel tempo è stata abbandonata lasciando campo libero ad un invasione nipponica che ha monopolizzato il mercato, ed oramai va avanti da una ventina di anni. Occupandosi oramai da tempo del mercato e delle strategie nelle due Americhe, si tratta di una figura abbastanza sconosciuta agli uomini della Stellantis Motorsport. Il fatto di ispirarsi nella sua politica di valorizzazione dei marchi, partendo dal DNA di questi, fa sperare in questa operazione si torni ad affidarsi anche al mondo del motorsport.

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