TANAK LEADER, OGIER IN VERSIONE 4XL

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La prima tappa dell’Acropoli propone al comando la Hyundai di Ott Tanak tallonato a 3”.2 dalla vettura gemella del compagno francese Fourmaux, ma al terzo posto a soli 12”,4 c’è la Yaris di Ogier autore di una mattinata superlativa sotto tutti i punti di vista, con una lettura perfetta di terreno e gomme Seb ha quasi annullato il gap di essere secondo sulla strada.

Il ritorno dell’Acropoli a giugno è stato salutato dallo stesso clima torrido di quando la gara ellenica nel format WRC si disputava a metà giugno, generalmente una settimana, quindici giorni, prima rispetto a quest’anno. Il caldo è quello asfissiante a cui avevamo perso l’abitudine, e le strade sia pure livellate ed a tratti risistemate non risultano consolidate e una quantità strabordante di terra misto a ghiaia nascondo molte pietre che hanno provocato una raffica di forature. Partire davanti per Evans è stato il solito calvario, ma nella sfida Ogier secondo sulla strada e Rovanpera terzo l’otto volte campione del mondo è stato autore di una tappa strepitosa, dove nelle speciali del mattino, in particolare sui ventisei chilometri e mezzo della Aghii Theodori è riuscito ad andare a scratch nel primo passaggio e nella replica. Un capolavoro di sensibilità nel leggere e interpretare le gomme a disposizione, partito come i compagni Elfyn e Kalle imbarcando due Hard e quattro Soft, un azzardo che in Hyundai e Ford non se la sono sentiti di giocare. Elfyn primo sulla strada ha inevitabilmente pagato dazio, ma Rovanpera che questa volta partiva dietro ad Ogier non è riuscito a trovare la giusta quadra nemmeno per restare in scia al compagno di squadra. Perfetto nell’interpretare ogni metro di prova speciale sfruttando le Soft al 100% del loro potenziale, in quelle condizioni con tantissima terra smossa è riuscito a inventare la trazione dove non c’era. Ed al remote service di Loutraki aveva rifilato una mezza minutata al finlandese, gli unici a restargli in scia sono stati Tanak e Fourmaux ottimi interpreti della i20 N Rally1, ma con il peso di essere partiti con una scelta di gomme di maggiore compromesso, tre Hard e tre Soft (stessa scelta di Neuville). Il campione del mondo in carica proprio quando è al comando perde una quarantina di secondi per una foratura e si ritrova appena dietro a Rovanpera e nella speciale seguente, subito dopo il remote fora nuovamente e questa volta è costretto a cambiare la ruota in prova e scivola ai margini della top ten. Sulla Aghii Theodori nei due passaggi lascia per strada una ventina di secondi anche Fourmaux che preferisce non prendere rischi, ma nelle quattro stage dove si passa solamente una volta picchia duro e mette in carniere tre scratch che a fine giornata gli permettono di chiudere la giornata in scia a Tanak, ad appena 6”.1. Nelle ultime tre speciali la posizione di partenza va a mettere tutto il suo peso sulla classifica e Ogier si deve arrendere alle leggi della fisica e arriva al flexi service in terza posizione a 12”.6 dalla leadership di Tanak. La marea di forature travolge anche Rovanpera e così Evans primo sulla strada paga un minuto abbondante ai primi, ma si ritrova tra le mani una insperata quarta posizione, oro colato in una gara dove la top five era un miraggio.

CLASSIFICA

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