La coreografica speciale cittadina di Figueira da Foz apre la campagna di portogallo con l’immancabile cornice di pubblico che si è radunata attorno al tracciato artificiale ricavati sulle strade che si affacciano sul delta del Rio Mondego. Uno show che regala la prima leadership a un Elfyn Evans che gratta qualche decimo ai suoi avversari in attesa delle prove di Arganil.
Come l’anno passato il Portogallo ha allestito la pedana di partenza nella città di Coimbra, a metà strada tra la speciale si apertura sulla spianata a fianco della Marina di Figueira da Foz e le speciali di domattina sulle speciali sulle colline nel circondario di Arganil. Un avanti indietro che da questa mattina sullo shake non ha concesso tregua ai concorrenti, con una trasferta di centoventi chilometri per raggiungere Coimbra, ed appena superata la pedana un’altra bella cinquantina per raggiungere Figueira sulla costa atlantica. A battere il primo scratch è un Elfyn Evans scatenato, che riporta alla memoria l’epoca d’oro di Ogier, quando l’otto volte iridato si trovava ad aprire la strada con la conseguente emorragia di secondi, ed andava a limare, almeno all’inizio, anche quei pochi decimi che le speciali spettacolo di apertura gli potevano concedere. Per Elfyno la tappa di domani partendo per primo sarà tutta in salita, il punto interrogativo sono le gomme e quanto la pioggia delle passate settimane sia riuscita a pulire le strade dal briciolino, in particolare nei Sali e scendi. Alle sue spalle a due decimi si piazzano il compagno di squadra Ogier e la Hyundai di Ott Tanak, anche se non possono essere indicativi tre chilometri sull’asfalto affrontati con gomme e set-up da terra, alle spalle di questo terzetto troviamo le Hyundai di Fourmaux e Neuville. Per vedere se la nuova sospensione posteriore della i20 N Rally1 darà subito i suoi effetti bisognerà attendere domani, ma di sicuro i tre driver di Alzenau sono partiti con il coltello tra i denti pronti a dare il massimo in una frazione dove l’ordine di partenza nella prima tappa gioca dalla loro. Quinto ad un secondo e tre decimi un Rovanpera partito senza andare a cercare di limare qualcosina in più, esattamente come il compagno di squadra Takamoto Katsuta. Pagano invece una manciata di secondi Pajari e Sesks, ed il lettone si vede scavalcare da un Gryazin primo di classe RC2, non iscritto in questa gara a prendere i punti del mondiale. Sami e Martins da apprendisti delle rally1 hanno preferito non prendersi rischi su questo genere di speciale dove si rosicchia solo qualche decimo a fronte di toccatine che possono costare decisamente care. Alle spalle di Sesks prima del WRC2 è la Fabia RS del britannico Gus Greensmith, con tempo eguagliato da Meeke, ed un decimo dietro i nostri Daprà Guglielmetti, davanti anche loro per un solo decimino alla Citroen C3 di Yohan Rossel. Una bella soddisfazione per il Trentino che domani dovrà confermare il suo trend in crescendo, soprattutto nel WRC2 Challange.