SHAKE DOWN SORPRESA SESKS

0

I 5,72 chilometri dello shake down di Baltar consegnano una doppia sorpresa con lo scratch del giovane Martins Sesks e soprattutto il primo vero acuto della Ford Puma Rally1, un piccolo campanello di allarme per la prima tappa con il lettone che partirà per decimo ed avrà la strada più pulita.

Se lo shake delle Canarie aveva presentato una mappa abbastanza chiara di cosa sarebbe successo in gara, a Baltar è molto più difficile leggere tra le righe di questo antipasto, soprattutto perché molti dei protagonisti hanno giocato quasi sempre a carte coperte. Mentre qualcuno nel primo passaggio ha cercato di pesare gli effetti dell’ordine di partenza, Martin Sesks e Renārs Francis sono partiti con la giusta circospezione di un pilota part-time. Una prestazione a cui da un giro di vite nel secondo passaggio dove scala qualche posizione, e dopo il turno da Taxi Vip, è andato a disputare una quarta run a passo sostenuto per pesare se stesso e la vettura, ed ha strappato uno scratch dove molla sei decimi a Rovanpera secondo, tallonato da Neuville a soli tre decimi di secondo. Il finlandese e il belga non sono andati a caccia del tempo, ma nelle prime due tornate, ed in particolare nella prima non hanno scherzato, tra tutti sono quelli che hanno tenuto un passo simil gara, cercando di leggere cosa potranno fare nella tappa di domani dove partiranno per secondo Kalle e per terzo Thierry. Sono invece stati maggiormente indecifrabili i passaggi di Evans, che come il compagno di squadra Ogier ha preferito giocare a carte coperte. E’ però fattuale che domani partendo davanti a tutti la sua gara sarà tutta in salita perché oltre alla prima bouclé, le due speciali finali vengono percorse per la prima volta. Una prima tappa di ben centoquaranta nove chilometri, novantatré dei quali Evans pulirà le linee per la prima volta. Ogier con il suo quarto tempo a 1”.7 da Sesks guida un gruppetto raccolto in un fazzoletto di un secondo con Tanak, Evans, Mc Erlean e Katsuta, mentre concedono qualche decimo in più Fourmaux, Pajari e Munster. I due gruppetti non hanno fatto molto di più che transitare e non cercare delle regolazioni ma approfondire la conoscenza e le reazioni degli pneumatici, una delle incognite della gara.     

SHAKE DOWN

Share.