HYUNDAI A RISCHIO STOP

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Il continuo spostamento delle dead line sul regolamento 2022 e gli slittamenti sulla fornitura del kit ibrido per i primi test, non sono certo un segnale incoraggiante e dopo che Hyundai ha preteso maggiore chiarezza sui costi prima di dare la sua adesione alle rally1 ibride, ora comicia ad aleggiare lo spettro di un ritiro di Alzenau dalla classe regina.

Che ad Alzenau non abbiano digerito il nuovo regolamento tecnico 2022, era abbastanza evidente soprattutto considerando che le loro indicazioni sui nuovi motori non sono state recepite e si sta procedendo su una via di riduzione dei costi poco credibile. Se a tutto questo aggiungiamo i costi del kit ibrido, la cui fornitura è stata affidata tramite gara alla Compact Dynamics, e di cui le squadre non sanno ancora il costo e l’impegno richiesto dal fornitore. Una situazione che non faceva presagire nulla di buono, ed oggi le prime speculazioni su un eventuale addio del marchio coreano hanno cominciato a scuotere l’ambiente. Ad Alzenau non hanno confermato ma neppure smentito, secondo le indiscrezioni trapelate si parla di un addio nella classe regina a partire dal 2022, a meno che con i ritardi accumulati l’esordio delle ibride venga rinviato al 2023, ed in questo caso il ritiro sarebbe spostato a fine 2022. Uno scenario credibile ma che agganciato alla probabilità di un rinvio dell’esordio delle ibride è sufficientemente articolato per non credere possa trattarsi di una maniera per aumentare le pressioni FIA, che sino ad oggi è andata avanti per la sua strada (sposata da Toyota). Avanzando lo scenario di un rinvio, si metterebbero le mani avanti per continuare sottotraccia il braccio di ferro con la FIA.         

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